sabato 8 marzo 2014

Scoperto l’autore dei Bitcoins

Satoshi Nakamoto,nato in Giappone nel 1949 è immigrato negli Stati Uniti a 10 anni, è il presunto misterioso ideatore dei Bitcoin secondo Newsweek ha 64 anni, fa una vita normale in California e coltiva una passione per i treni in miniatura

Satoshi dunque esiste: non è, come ipotizzato da molti, uno pseudonimo, un nickname collettivo dietro cui si sarebbero nascosti per anni misteriosi attivisti, Nakamoto ha 64 anni, è un laureato in fisica al politecnico della California e ha sei figl,i ossessionato dai modellini dei treni, una carriera silenziosa al servizio dell’esercito statunitense e di grandi compagnie. «Di bitcoin non parlo» dice ai giornalisti americani che l’hanno scovato, svelando il segreto meglio custodito del web. «E’ un tema che non mi appartiene più». Nessuno, racconta Newsweek, sapeva della sua invenzione: la moneta del futuro. Neppure la sua famiglia.
Satoshi è un uomo riservato che comunica esclusivamente via mail. Un ricco che gira con una piccola utilitaria.


 «Non ammetterà mai di aver lanciato il Bitcoin» ha spiegato a Nesweek Arthur Nakamoto, uno dei suoi fratelli. E Satoshi Nakamoto infatti non si è sbilanciato,e l’inghippo sta forse tutto nel suo impegno con il Governo americano che gli ha richiesto di firmare contratti “confidenziali”, dunque non rivelabili.

 Gavin Andresen, il suo braccio destro all’interno dell’organizzazione Bitcointalk forum, racconta di lunghe discussioni senza mai alzare la cornetta. La miccia che ha innescato la corsa della cripto-moneta, il signor Nakamoto, l’ha innescata nel 2008: un documento di nove pagine postato in rete che proponeva la nascita di «una moneta elettronica» che «permettesse pagamenti tra privati senza la mediazione di un istituto finanziario». Il tutto alla luce del sole, verificato. Era il codice genetico del bitcoin, fatto di calcoli elaborati da un «miner», ovvero un server totalmente autonomo che invia i calcoli a centrali più grosse le quali, a loro volta, riconoscono al proprietario una piccola percentuale di bitcoin, generati costantemente.

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